sabato 28 maggio 2011

Il centro con i fiori lilla

Questo centro "me gusta" particolarmente, sarà che me lo sono trascinato per vari mesi prima di completarlo!!. Certo che potevo anche stiralo meglio prima di fotografarlo!
E' realizzato con la tecnica del punto antico.
Guardate com'è bella la sfilatura, l'ho trovata su Rakam dove contornava una tovaglia.
L'ho ricamata con il Ritorto Fiorentino color verde e beige n. 12
... che dire poi dell'angolo, per farne uno ho impiegato circa 6 ore :-).
Per costruire l'angolo è  necessario un telaio mentre per la sfilatura si va a mano libera.
Tutto il centro è contornato da motivi vari (fiori, foglie e quadratini) realizzati a punto reale ricamati con il Ritorto Fiorentino n. 8.
In prossimità dei quadratini sono posti dei fiorellini a punto vapore (8 petali per fiore realizzati avvolgendo il filo intorno all'ago per 8 volte) ricamati con il Ritorto Fiorentino n. 12 e usando un ago con la punta n. 7.
Mi avvicino.....
Questo è il punto che rappresenta l'esatta metà del lavoro, ho dovuto aggiungere un quadratino e quattro fiorellini a punto vapore per centrare il motivo.
Al centro non ho eseguito ricami per evitare di appesantirlo.
Le foto non sono un gran che ma vi assicuro che è molto bello.

Korvapuustit finlandesi

Ho trovato questa ricetta qui sono delle brioches veramente buone. Oggi le ho fatte per la prima volta e non sono venute bellissime in quanto credo di aver steso troppo sottile la pasta e aver tagliato troppo strette le brioches, comunque il sapore è veramente delicato. Come al solito ho leggermente modificato alcuni ingredienti adattandoli alle mie necessità e gusti.
Ingredienti (per 10/12 brioches)
1 bustina di lievito secco (io 15 g lievito di birra fresco)
1 uovo grande + 1 tuorlo leggermente sbattuti
120 g acqua tiepida
50 g zucchero
60 g burro fuso
1/2 cucchiaino di sale (un pizzico)
300 g farina 00 (io 350 g)
3/4 di un cucchiaino di cardamomo (io non messo)
Farcia
60 g burro morbido a pomata (io 55 g)
50 g zucchero (io 35 g)
1 cucchiaio di cannella (io una spolverata di cannella e cacao)
Glassa
1 uovo sbattuto
1 cucchiaio latte
zucchero in granella
Procedimento
Per preparare l'impasto non ho letto quello che ha scritto Rosa, mi sono basata sulle sue foto e sul metodo di preparazione dei lievitati che in genere seguo io.
Ve lo mostro.
Nella ciotola della planetaria ho sciolto il lievito e l'acqua usando una forchetta e fatto riposare per 5 minuti. Poi ho aggiunto i vari ingredienti mettendo il sale solo dopo che il lievito era stato amalgamato con la farina, ho dato una prima mescolata con la forchetta e poi impastato con il gancio fino ad incordatura (sono bastati 5 minuti).
 L'ho messo a lievitare per 2 ore a temperatura ambiente (oggi faceva caldo in casa) dentro una ciotola di plastica coperta con uno strofinaccio.
Mentre lievitava ho preparato in una ciotola da macedonia la farcia mescolando il burro con lo zucchero (non ho unito la cannella perchè ho voluto provare a farne un pò anche con il cacao).
Dopo la lievitazione ho steso la pasta dandogli la forma di un rettangolo ed ho steso sopra la farcia aiutandomi con le mani. Ho spolverato sopra la maggior parte del cacao e sopra l'altra parte un pò di cannella.
Ho arrotolato dal lato più lungo, quindi tagliate le brioches come vedete in foto. Con il manico di un cucchiaio di legno le ho schiacciate al centro. Man mano che le preparavo le ho disposte su uno stampo da forno ricoperto di carta forno.

Devono lievitare fino al raddoppio (non ho fatto attenzione al tempo ma nel mio caso forse avrei dovuto aspettare un pò di più).
Una volta lievitate, per la glassa non ho usato gli ingredienti della ricetta originale ma ho bagnato le brioches con del latte e dello zucchero semolato.
Ho cotto nel forno molto ben presiscaldato (l'ho acceso 20 minuti prima di infornarle) a 180° per 20 minuti posizionandole sul 2° ripiano.
Sapore delicatissimo.
Ps a casa hanno preferito quelle con il cacao anche se, una volta finite queste,  non sono andate a male neanche quelle con la cannella.

venerdì 27 maggio 2011

Pizzette da buffet delle sorelle Simili

Una ricetta presa da libro "Pane e roba dolce" delle sorelle Simili, quindi una vera e propria garanzia.
Possono essere preparate con anticipo in quanto possono essere congelate senza che perdano il loro gusto delicato; per consumarle basterà scongelarle un paio di ore a temperatura ambiente e poi scaldarle nel forno per pochi minuti: il sapore sarà come appena sfornate.
Ingredienti:
500 g di farina 0
250 g di acqua tiepida
25 g di lievito di birra (io 12)
40 g di burro morbido
1 cucchiaio di zucchero (io 7 g)
1cucchiaio di sale 
1 cucchiaio di olio (io 5 g)
Per farcire pomodoro, mozzarella e origano
Procedimento (io uso la planetaria ma potete farle anche a mano)
Nella ciotola della planetaria versare l'acqua, il lievito e lo zucchero, con una forchetta mescolare in modo da far sciogliere gli ingredienti.
Unire l'olio ed il burro.
Aggiungere la farina e , sopra questa, il sale. 
Lavorare inizialmente con una forchetta e poi con il gancio fino ad avere un impasto liscio.
 Coprire la ciotola contenente l'impasto con un sacchetto di nylon e far lievitare fino al raddoppio (circa 1,5 ore). In foto prima e dopo la lievitazione.
Senza lavorare la pasta, tirare una sfoglia alta circa 3 mm di spessore e con un coppapasta o un bicchiere tagliare le pizzette. Con i ritagli riformare le pizzette
 Disporre le pizzette sopra una leccarda ricoperta di carta forno e farcirle con pomodoro, mozzarella e origano (o con cosa più vi aggrada). 
Non vanno fatte lievitare di nuovo, ma cotte nel momento in cui la leccarda è pronta (a me ne sono venute 3 belle grandi), lieviteranno in cottura.
Vanno cotte nel forno molto caldo, preriscaldato per almeno 20 minuti prima di essere infornate,  nel mio forno (statico con fiamma posta sulla parte bassa) le metto sul secondo ripiano e le cuocio per 10 minuti accendendo il grill gli ultimi 2/3 minuti.
Sono buonissime, provare per credere.

lunedì 23 maggio 2011

Centro punto Caterina de Medici

E’ un ricamo che ha origini Umbre. Fu creato dalla regina Caterina de Medici che l’avrebbe importato alla corte di Francia, andando in sposa ad Enrico II. Inizialmente veniva realizzato su tele preziose (seta e lino) e ricamato con filati altrettanto preziosi (oro e argento). Dal novecento i tessuti ed i filati usati per realizzarlo si sono impoveriti si usa un tessuto a trama rada color greggio ed il cotone povero. Oggi si hanno ha disposizione molte tonalità di lino (io uso il cencio di lino dei f.lli Graziano) e altrettanti filati (io uso il n. 5 DMC). E’ un ricamo a fili contati, che con pochi tipi di punti (una filza di andata, fatta su due o tre fili di tessuto, e una di ritorno sulla stessa trama scambiando i punti) crea decorazioni geometriche, animali stilizzati alberelli, arabeschi.

In corrispondenza degli angoli dei lavori sono poste delle nappine precedute a volte da sfere di maiolica decorate.
E' un lavoro che da soddisfazioni in quanto si esegue in tempi molto più brevi rispetto al punto antico e poi su questo tessuto greggio e con questo filato spesso risulta molto di effetto.
Vi mostro il centro che ho realizzato.
 Il disegno riprende i gigli fiorentini.
Avviciniamoci. Tra il disegno e il bordo esterno è stata ricamata da una greca orizzontale.
Si capisce da soli che è un lavoro che si realizza in tempi brevi basta guardare lo spessore del filo usato per il ricamo e la trama rada del tessuto (naturalmente ci sono disegni che richiedono tempi più lunghi).
Come vedete all'angolo ho cucito una napppina  composta da una serie di nodi ed una pallina realizzata con l'uncinetto a maglia bassa imbottita di cotone (non ho messo la sfera di maiolica in quanto rovinerebbe il mobile su cui è posto).
Per eseguire il bordo esterno ho fatto prima il brillino su 18 trame e poi ricoperto con un punto centina arricchito da dei punti vapore (il filo è girato intono all'ago 12 volte).
Mi era avanzato un pezzo di tessuto quindi ho confezionato un altro centro di dimensioni più piccole (non bisogna buttare nulla, infatti, nonostante il nome "cencio", il tessuto è piuttosto costoso).
Se avete bisogno di consigli, chiedete e vi sarà dato. Ciao.

mercoledì 18 maggio 2011

Il bracciale di Elena

Questo braccialetto di bigiotteria  l'ho realizzato per Elena, vi piace?
Ve lo mostro da vicino.
E' composto da una catena dorata sulla quale ho montato delle  pietre intervallate da una margherita in metallo.
Per la chiusura ho usato questa gancio grande in modo che sia più agevole allacciarlo.
Ciao.

lunedì 16 maggio 2011

Torta di rose

E' una ricetta presa dal ricettario Bimby.
Un buon dolce dal gusto delicato che ricorda un pò il sapore delle veneziane.
Di effetto e di facile realizzazione, io lo impasto con la planetaria ma può essere fatto anche a mano.
E' un dolce da consumare il giorno stesso della cottura, il giorno successivo, anche se conservato dentro un sacchetto di nylon, si secca un pò e quindi si indurisce.
Ingredienti
impasto
350 g farina 00
20 g olio EVO
3 tuorli
150 g latte
30 g zucchero semolato
25 g lievito di birra
un pizzico di sale
la buccia di un limone non trattato (solo la parte gialla)
farcia
80 g burro a pomata
80 g zucchero semolato
zucchero di canna (q.b. per una spolverata)
Procedimento
Nel minipimer tritiamo i 30 g di zucchero e la buccia del limone. NON LAVARE IL MINIPIMER.
Nella ciotola della planetaria mettere i tuorli, lo zucchero, l'olio, il latte, il lievito sbriciolato ed il limone tritato in precedenza. 
Con il frullino amalgamare gli ingredienti.
Ora aggiungere la farina ed il pizzico di sale. Lavoriamo con il gancio per 2/3 minuti. Poi trasferiamo l'impasto su un tavolo da lavoro.
Stendiamo l'impasto e facciamoci un bel rettangolo non troppo sottile diciamo alto 3/4 mm (aiutiamoci con un pò di farina).
Prepariamo la farcia mescolando nella ciotola del minipimer NON LAVATA gli 80 g di burro e 80 g di zucchero semolato.
Ora con le mani spalmiamo la farcia sopra la pasta (cerchiamo di coprire tutto il rettangolo) quindi mettiamo sopra una spolverata di zucchero di canna.
Arrotoliamo la pasta e dividiamola, usando un coltello, in 16 pezzi alti circa 3/4 cm.
Prendiamo ogni pezzo e stringiamo la parte inferiore in modo da ottenere una rosa.
 Sistemiamo le rose, tra loro distanziate,  nello stampo di cottura ricoperto di carta forno.
Mettiamo tutto lo stampo dentro un sacchetto di nylon e facciamo lievitare per 1 o 2 ore (dipende dalla temperature che avete in casa), devono diventare belle cicciottelle.
Ecco il dolce prima di essere infornato.
Cottura, nel mio forno statico a gas,  a 180 ° per 30 minuti.
Dopo dieci minuti  togliere la carta forno da sotto altrimenti si attacca al dolce.
Una volta freddo spolverare con zucchero a velo.
Ciao.

sabato 14 maggio 2011

15 maggio 2011

Si svolge, come ogni anno, il 15 maggio la corsa dei ceri in onore al Santo Patrono Ubaldo.
In foto i tre Santi con la centro S. Ubaldo a destra S. Antonio e a sinistra S. Giorgio.
Durante la corsa l'ordine dei tre ceri (Sant'Ubaldo patrono di Gubbio, San Giorgio e Sant'Antonio) è sempre lo stesso. 
Se volete gustarvi lo spettacolo da casa perchè siete lontani o perchè non potrete essere presenti a Gubbio vi invito a cliccare  qui per poter vedere la diretta video.
Per chi volesse saperne di più ci sono molti siti dove trovare la storia della corsa, le foto, i fatti accaduti negli anni, le curiosità e aneddoti vari.  qui qui qui ........
Buona corsa a tutti e tre i ceri ..... ma sarò un pò di parte
W S. ANTONIO.

venerdì 13 maggio 2011

Girandole

Ho provato questa ricetta di biscotti che ho trovato girobloggando e devo dire niente male.
Non sono necessarie le uova. L'impasto risulta molto friabile e gustoso.
Può essere preparato senza l'ausilio di nessun elettrodomestico.
Ingredienti
325 g farina 00
100 g burro a pomata
200 g ricotta
100 g zucchero
1/2 bustina di lievito per dolci (io paneangeli)
Procedimento
In una ciotola ho mescolato con una forchetta il burro allo zucchero e quindi aggiunta la ricotta.
Ho aggiunto il lievito e subito dopo la farina. Ho lavorato l'impasto giusto il tempo necessario per compattarlo e ricavare una palla che poi ho messo in frigo per circa un ora coperta con un coperchio.
 Per stendere la pasta l'ho messa tra due fogli di carta forno senza usare altra farina.
Ho ricavato dei quadrati che ho inciso agli angoli con un coltellino. Al centro ho messo un pò di nutella ed ho girato gli angoli verso il centro creando la girandola.


Le ho cotte in forno statico a 190° per 15 minuti.
Vi consiglio di provarle.
Ciao.